Cetara, l'ultima "tonnara" della Costiera

Chi arriva a Cetara ha l’impressione di fare un tuffo nel passato,  perché il fascino che si respira in questo borgo marinaro ai piedi del monte Falerio, tutelato come Patrimonio dell’Unesco, è veramente impagabile. 

Il legame che accomuna i suoi 2000 abitanti al mare è percepibile già nel nome di questa cittadina, toponimo che presumibilmente deriva da “Cetaria”, tonnara in latino o da “cetari”, pescatori o commercianti di grossi pesci.

Il pesce infatti da secoli rappresenta non solo l’alimento principe dei cetaresi ma anche una fonte di sostentamento per le famiglie di pescatori e tutt’oggi la flotta cetarese è una delle più attive del Mediterraneo, specializzata nella pesca del tonno e delle alici e nella sua trasformazione e conservazione. Proprio dalle alici si ricava il fiore all’occhiello della gastronomia cetarese, la “Colatura di alici”, ricetta tradizionale risalente agli antichi romani, il Garum, recuperata nel Medioevo da alcuni gruppi monastici della Costiera Amalfitana, i quali ad agosto erano soliti conservare in botti di legno, dette mbuosti,  le alici sotto sale che, sotto l'azione della salatura perdevano i liquidi della salamoia che fuoriuscivano tra le fessure delle botti e venivano raccolti e conservati.

Da qui la buonissima ricetta cetarese che viene commercializzata ancora oggi ed è utilizzata in famose ricette come il Pesto cetarese e gli Spaghetti alla Colatura di alici. 

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Tra.vel.Mar S.r.l.

Cosa vedere e cosa fare a Cetara?

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La Torre Vicereale


La Torre Vicereale si erge maestosa nel lato est della spiaggia di Cetara e fu edificata nel XVI secolo dagli Angioini per difendere la popolazione dagli attacchi dei pirati.  Attualmente ospita un Museo Civico con le mostre permanenti di numerosi pittori della costiera, i cosiddetti "costaioli".


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La Chiesa di San Francesco


La Chiesa di San Francesco del XVII secolo, la cui cupola dell'unica navata esistente fu affrescata dal pittore Marco Benincasa, conserva una raffigurazione di Suor Orsola Benincasa, fondatrice dell'Ordine delle Suore Teatine dell'Immacolata Concezione, di origine cetarese.


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La Chiesa di San Pietro Apostolo


La Chiesa di San Pietro Apostolo fu edificata nel IX secolo per celebrare la cacciata dei Saraceni  e ristrutturata nel XVIII secolo. Molto bella la sua cupola maiolicata,  il campanile duecentesco e la cella campanaria a forma ottagonale.Qui è custodito un antico organo ed una lapide bilingue (in latino ed in arabo) che commemora Grandenetto d'Ausilio, il cetarese protagonista della liberazione del principe Federico d'Aragona, fatto prigioniero dai baroni di Salerno nel 1484.


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La Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli


Risalente al XIX secolo, conserva al suo interno una bella statua raffigurante la Madonna delle Grazie portata in processione per le vie del paese ogni anno agli inizi di giugno.


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Cetara, borgo del gusto marinaro

 

Durante l'estate, nel borgo marinaro, si svolge la Festa Patronale di S.Pietro con i tradizionali fuochi pirotecnici sul mare del 29 giugno.

Ogni anno, a fine luglio, vi si svolge inoltre una famosa kermesse cultural-gastronomica “La Notte delle lampare”,  una festa dedicata ai pesci simbolo di Cetara. Una cianciola, con le lampare al seguito, si cimenta in una battuta di pesca, aperta anche ai turisti,  mentre sulla spiaggia di Cetara hanno luogo degustazioni di pietanze a base di alici servite in vari modi e di altre ricette tipiche locali. Anche la Torre Vicereale viene illuminata a festa e alcuni attori simulano la difesa da un attacco saraceno.

Servizio traghetti a cura della Travelmar. Per informazioni tel. 089.872950

 

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